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Parrocchia San Lorenzo

Parrocchia San Lorenzo


IndirizzoIndirizzo: Via San Lorenzo

Parrocchia di San Lorenzo Martire Nasce come chiesa tardo gotica dalle caratteristiche campate con volte stellari nervate a gemme pendule. Presenta una pianta a croce latina sulla cui navata centrale si affacciano due cappelle per lato. La volta, a botte, viene arricchita dalla cupola monumentale, a base ottagonale, che si inserisce all’incrocio del transetto. La tecnica muraria è quella dei blocchi squadrati in pietra, con pietrame a pezzatura. L’edificio, composto da vari corpi risalenti ad epoche diverse, costituisce un organismo complesso di non facile interpretazione stilistica. L’attuale ingresso della Chiesa, costituito da un vasto ambiente a pianta quadrata particolarmente interessante per la volta stellare nervata a gemme pendule, costituisce la parte più antica dell’edificio ed è attribuibile al tardo gotico aragonese. La gemma pendula, che funge da chiave di volta, reca l’effigie di San Lorenzo e la scritta “Sancte Laurenti, ora pro nobis. Anno Domini 1591”. Un arco a sesto acuto delimita la restante navata coperta invece con volta a botte e certamente posteriore all’ambiente precedente. Nell’abside quadrata della chiesa, con volta a botte, troviamo l’altare maggiore. Realizzato nel 1789 da Giovanni Battista Spazzi, questo altare, realizzato con marmi policromi, presenta un paliotto trapezoidale con gradini ad espansione progressiva dal basso, un tabernacolo ed un’edicola con nicchia centrale ad accogliere una piccola statua marmorea raffigurante San Lorenzo. Ai due lati dell’edicola si innalzano due pregevoli statue in marmo, a tutto tondo, raffiguranti i SS. Apostoli Pietro e Paolo. Nel vano retrostante rispetto alla posizione dell’altare maggiore, ha la sua sede il coro, pregevole lavoro in legno intagliato da anonimi di bottega sarda del sec. XVIII. Leggiadre volute separano gli stalli che presentano spalliere a riquadro con eleganti motivi a raggiera. Si pensa che il manufatto provenga dalla chiesa originariamente annessa al convento dei Paolotti ed abbandonata alla fine dello stesso secolo XVIII. Particolarmente degno di nota anche il pulpito in marmo policromo sostenuto da un gigantesco unico splendido balaustro in candido marmo, ornato di semplici motivi floreali, in perfetto stile neoclassico, poggiante su base troncopiramidale retta alle estremità da quattro poderose zampe feline. Il paravoce dello stesso pulpito (Sec. XIX) presenta, alla sommità, volute vegetali e cornucopie in legno dipinto nonchè frange fogliformi con pendagli lungo l’intero perimetro. Pregevolissimo infine l’organo monumentale, a canne, datato 1740 e realizzato dall’organaro lombardo Giuseppe Lazzari.